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Legalizzazione di documenti rilasciati all'estero

Di Luiza Galantini e Leonardo Carvalho

 

Spesso ci si chiede come legalizzare in Brasile i documenti emessi in altri Paesi affinché siano validi in territorio brasiliano. Per iniziare questo processo, è necessario verificare se il Paese che ha rilasciato il documento è firmatario della Convenzione dell'Aia, come il Brasile. In caso affermativo, il titolare del documento deve farlo apostillare nel Paese di origine.

 

L'apostilla consiste nell'ottenere un certificato di autenticità per un documento pubblico, rilasciato dai Paesi che hanno firmato la Convenzione dell'Aia. Questo certificato attesta l'origine del documento. È importante notare che possono essere apostillati solo i documenti pubblici o privati preventivamente riconosciuti da un notaio o da un'autorità pubblica competente, che hanno pubblica fede.

 

Secondo l'articolo 1 della Convenzione dell'Aia, questi sono considerati documenti pubblici:

  1. Documenti di autorità pubbliche o agenti legati a qualsiasi giurisdizione dello Stato, compresi i documenti della Procura, del cancelliere o dell'ufficiale giudiziario;
  2. b) Documenti amministrativi;
  3. c) Atti notarili;
  4. d) Dichiarazioni ufficiali in documenti di natura privata, come certificati di registrazione o conferme di firma.

 

In Brasile, i documenti stranieri, anche se apostillati, devono essere tradotti da un traduttore giurato per avere effetto legale. Questa traduzione può essere effettuata solo in Brasile, ai sensi degli articoli 192 del Codice di procedura civile, 236 del Codice di procedura penale, del Decreto 13.609/1943 e dell'articolo 216-C del Regolamento interno del Tribunale superiore di giustizia.

 

 

Per verificare la validità dell'apostilla apposta all'estero, è necessario accedere al "Quadro di attuazione" previsto dalla Convenzione dell'Aia (link: Quadro di attuazione). Questo documento elenca le autorità competenti dei Paesi che hanno implementato le componenti di convalida dell'apostilla, come richiesto dalla Convenzione dell'Aia.

 

Se il documento è stato emesso da un Paese non firmatario della Convenzione dell'Aia, deve essere legalizzato dagli uffici consolari brasiliani all'estero per essere valido in Brasile. La legalizzazione consolare viene effettuata presso le Ambasciate o i Consolati brasiliani, a pagamento. Le informazioni sugli uffici consolari brasiliani all'estero sono disponibili al seguente link: Uffici consolari in Brasile.

 

Questo processo prevede che il documento sia autenticato da un funzionario dell'ufficio pubblico straniero. Dopo la legalizzazione consolare, il documento deve essere tradotto in portoghese con una traduzione giurata, come previsto dagli articoli 192 del Codice di Procedura Civile, 236 del Codice di Procedura Penale, dal Decreto 13.609/1943 e dall'articolo 216-C del Regolamento interno del Tribunale Superiore di Giustizia.

 

 

*Luiza Galantini e Leonardo Carvalho sono, rispettivamente, avvocato e socio del dipartimento civile di MANUCCI ADVOGADOS - UGGC AVOCATS. Contenuto collaborativo dei membri della Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais.

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