Anísio Ciscotto Filho, direttore della Camera Italo-Brasiliana di MG, lancia il libro in collaborazione con lo storico italiano Emilio Franzina
26/06/17
L'immigrazione italiana in Brasile è stata una tappa importante nella storia del Paese e ha contribuito in modo significativo al suo sviluppo. Oggi è possibile conoscere meglio questo importante capitolo della storia brasiliana, che viene ora raccontato attraverso il libro "Tra due patrie: la Grande Guerra: due immigrati italo-brasiliani 1914-1948", dello scrittore italiano Emilio Franzina, organizzato dallo storico di origine italiana e direttore della Camera di Commercio e Industria Italo-Brasiliana di Minas Gerais, Anísio Ciscotto Filho.
Il libro è stato presentato la sera del 20 giugno in un centro commerciale di Belo Horizonte (MG), alla presenza di amici e personalità, tra cui il segretario generale della Camera Italo-Brasiliana, Leonardo Freitas. Il libro racconta la storia degli italo-brasiliani che hanno combattuto nella Prima guerra mondiale, quando circa 12.000 giovani italo-brasiliani si arruolarono nell'Esercito italiano per combattere per la patria dei loro padri, la maggior parte dei quali non aveva l'obbligo di arruolarsi.
"Da queste parti è molto comune sentire dire che i propri antenati hanno combattuto nella Prima guerra mondiale per l'esercito italiano. Come storico e specialista di questioni relative alla comunità italiana di Minas Gerais, i miei rapporti quotidiani con i discendenti hanno sempre portato alla luce il coinvolgimento di giovani brasiliani nel grande conflitto mondiale", dice Ciscotto Filho.
Appassionato e grande ricercatore sull'argomento, Anísio ha deciso di rivolgersi al professor Emilio Franzina, uno dei maggiori esperti di immigrazione italiana e Prima guerra mondiale, per lavorare insieme alla nuova opera. Franzina dispone di un vasto materiale storico e di accesso ad archivi e musei, oltre che di una propria collezione personale, specializzata sull'argomento, e inoltre vive attualmente nella città italiana di Vicenza, un luogo vicino ai violenti combattimenti.
"Sapendo del mio interesse, abbiamo contrattato la ricerca, che è stata sostenuta dal Ministero della Cultura brasiliano, attraverso la Legge di Incentivazione della Cultura, e anche dal discendente italiano Ricardo Vicintin. Quindi ci mettiamo al lavoro, con la mia partecipazione per le questioni inerenti al Brasile e quella del professor Franzina in Italia", conclude Anísio.