31/10/19
Cledorvino Belini, vicepresidente della Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais, fa parte del gruppo Fiat da 44 anni, essendo stato presidente della casa automobilistica in Brasile e America Latina dal 2004 al 2015, oltre ad essere diventato membro del Comitato esecutivo del Gruppo Fiat nel 2009.
Attuale presidente della Companhia Energética de Minas Gerais (Cemig), Belini ha conseguito un master in Finanza presso l'Università di San Paolo (USP), un MBA in Advanced Management Programme presso la Dom Cabral Foundation e una laurea in Business Administration presso la Mackenzie Presbyterian University.
In un'intervista alla Camera italiana, il dirigente parla del settore energetico in Brasile, con particolare attenzione al Minas Gerais. Parla anche dei piani di cambiamento all'interno dell'azienda statale.
La Cemig è in fase di ristrutturazione programmata per migliorare l'efficienza e la sostenibilità. Quali saranno i principali cambiamenti e quando avverranno?
Il nuovo modello di gestione che stiamo applicando in Cemig è incentrato sui risultati attraverso una maggiore efficienza, produttività, enfasi su ricerca e sviluppo, innovazione, efficienza energetica e governance. Questo preparerà l'azienda ad affrontare tutte le sfide che ci attendono, sia quelle derivanti dalla forte regolamentazione a cui sono soggette le aziende energetiche, sia quelle derivanti da un mercato che si sta aprendo. Non guardiamo più agli abitanti di Minas Gerais come consumatori, ma ci concentriamo su di loro come clienti. Cemig deve investire circa 21 miliardi di euro per modernizzare l'intera azienda, digitalizzare tutti i processi e i punti di contatto con i clienti e realizzare le opere infrastrutturali necessarie allo sviluppo dello Stato. Allo stesso tempo, intensificheremo gli investimenti in fonti energetiche più pulite, sostenibili e a basso costo. Questa visione a 360°, volta alla sostenibilità economica, ambientale e anche sociale, fa già parte della tradizione dell'azienda e vogliamo posizionarla sempre più al vertice. Non è un caso che Cemig sia stata recentemente inserita per il 20° anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability Index. Questo importante riconoscimento ci dimostra che siamo sulla strada giusta.
Quali sono le prospettive per il futuro del settore energetico in Minas Gerais? Le aziende italiane interessate a investire in Brasile dovrebbero tenere d'occhio il settore, soprattutto nel Minas Gerais?
Siamo attenti a tutte le opportunità di business nel settore. Le fonti energetiche alternative sono una nuova realtà nel Paese. Non c'è da stupirsi se stiamo cercando di aumentare la capacità installata dell'azienda, basandoci sulla diversità della matrice energetica. Abbiamo già un parco di generatori con fonti energetiche quasi interamente pulite. Dalla fine dello scorso anno, abbiamo organizzato tre aste di grande successo per l'acquisto di energia da fonti eoliche e solari, che sono state prese a modello da altre aziende del settore. Inoltre, stiamo creando un nuovo marchio Cemig rivolto alle imprese di generazione distribuita e ai servizi energetici intelligenti. Il mercato dell'energia tende a diventare sempre più dinamico e aperto.
Con le nuove tecnologie di generazione di energia, c'è una richiesta di nuovi fornitori. Questo diventa una possibilità per gli investimenti e le partnership delle aziende italiane in Brasile?
Qualsiasi opportunità offerta da nuovi mercati, nuovi prodotti o nuove tecnologie apre una serie di possibilità di partnership. I fornitori che sono orientati al cliente e al mercato, con prodotti e servizi integrati in questo processo innovativo, saranno un passo avanti. Il mercato dell'energia si sta aprendo e abbiamo bisogno di un approccio sempre più orientato al cliente. Presto chi consuma energia potrà scegliere da chi acquistare. Ecco perché Cemig si sta muovendo per offrire un'esperienza più digitale, più veloce e più efficiente ai propri clienti. Il tutto con l'affidabilità di cui un sistema energetico ha bisogno. Chiunque possa aiutarci in questo processo è il benvenuto.
