Una donna d'affari racconta la sua partecipazione a Homi Milano 2019
28/02/19
In questa edizione, Italia Affari ha intervistato l'architetto Cícera Gontijo per conoscere la sua esperienza a Homi Milano. La fiera, che si è svolta a Milano tra il 10 e il 12 febbraio, è uno dei principali eventi di interior design al mondo e riunisce ogni anno i principali esponenti del settore. Cícera ha fondato lo studio che porta il suo nome 30 anni fa e in questo periodo ha costruito una carriera di successo, diventando un punto di riferimento per l'architettura e l'interior design nel Minas Gerais.
1 – Homi Milano è una delle più grandi fiere al mondo nel settore della decorazione e del lifestyle. Com'è stato partecipare a questo evento?
È stata un'occasione unica per entrare in contatto con nuovi prodotti e per entrare in contatto diretto con i produttori di vari utensili, mobili e accessori per la casa.
2 – In qualità di professionista dell'architettura e dell'interior design, cosa aggiunge al suo lavoro la partecipazione alla fiera?
La visita alla fiera ha permesso di conoscere le ultime tendenze nel design dei prodotti e degli utensili per la casa, mentre la visita agli stand dei produttori, con le loro ambientazioni e i nuovi prodotti, è servita da ispirazione per progetti di interior design in sintonia con gli ultimi sviluppi del settore.
3 – Durante la fiera, quali novità e tendenze hanno suscitato maggiormente il suo interesse?
La tendenza del design delle stoviglie e degli utensili esposti è stata quella che mi ha colpito di più. Soprattutto gli utensili coreani che, con disegni e forme semplici, formavano un design di ineguagliabile raffinatezza. La tecnologia combinata con il design è ciò che mi ha davvero colpito. Ne è un esempio la bottiglia in grado di mostrare all'utente la quantità di acqua di cui ha bisogno ogni giorno e con un sistema di avviso. Tuttavia, molti utensili da cucina hanno dimostrato come il design combinato con l'alta tecnologia possa avere un'influenza positiva su altri settori, come la salute.
4 – Homi si svolge a Milano, la capitale mondiale del design. Secondo lei, cosa rende il design italiano unico e, allo stesso tempo, così influente nel mondo?
Il design italiano è il risultato di centinaia di anni di sviluppo di una cultura specifica, influenzata dall'evoluzione delle arti e dall'affinamento di tecniche di produzione altamente sofisticate. L'incorporazione di nuovi concetti e l'innovazione permanente pongono i creatori del design italiano all'avanguardia.
5 – La scuola italiana di design e architettura influenza in qualche modo la creazione dei suoi progetti?
È certamente impossibile negare l'influenza di varie icone della scuola italiana di design [sui miei progetti]. Padri fondatori di questo movimento, come Ponti, Molino e Castiglioni, sono influenze presenti negli anni della mia formazione e sono rimaste come guide durante la mia vita professionale. La produzione di nomi d'avanguardia attuali come Citterio, Meda e Zanini perpetua l'influenza della scuola italiana nella creazione quotidiana di progetti di nuovi designer in tutto il mondo.