La ricerca descrive in dettaglio i tipi di cibo contraffatto, i prezzi e i luoghi di acquisto.
09/05/2022
La Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais, in collaborazione con l'Associazione delle Camere di Commercio Italiane all'Estero (Assocamerestro), ha realizzato un'indagine pionieristica nell'ambito del progetto True Italian Taste, che ha mappato i cibi "Italian Souding" - articoli che imitano i prodotti originali italiani - presenti in Minas Gerais e in Brasile. Oltre a Minas Gerais, lo studio ha riguardato anche Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul e São Paulo.
Gli alimenti non originali sono stati classificati nell'indagine secondo le seguenti categorie: tipi di prodotti, prezzi, canali di distribuzione e formato di imballaggio. Tra le imitazioni presenti in Brasile, in ordine di prevalenza, spiccano: pasta (27,1%); prodotti lattiero-caseari (22,4%); condimenti (14,5%); prodotti a base di carne (12,9%), piatti pronti e surgelati (9,0%); dolciumi (7,1%) e bevande (7,1%).
Nel Minas Gerais, i prodotti più contraffatti sono i latticini, che costano meno della metà dell'originale italiano (-57,3%); i condimenti, venduti a quasi la metà del prezzo; i dolciumi, che costano l'equivalente di 40,4% del valore degli articoli originali; e i prodotti a base di carne, che costano 73,5% in meno.
Per quanto riguarda i canali di acquisto di questi beni, si è osservato che in tutti i Paesi analizzati i prodotti agroalimentari "Italian Sounding" vengono acquistati principalmente nelle grandi catene di supermercati. In Brasile, invece, i negozi specializzati e le boutique enogastronomiche rappresentano un canale di approvvigionamento residuale, con 14,1% di prodotti di imitazione italiana. Inoltre, l'e-commerce fatica ad affermarsi come principale canale di riferimento per i consumatori locali e ha raggiunto una percentuale di 3,2% tra i canali di acquisto del Paese.
Vini
Tra le bevande, il vino è il prodotto più diffuso nel "Souding italiano". Il Brasile presenta una delle differenze di prezzo più consistenti tra la bevanda originale e quella contraffatta tra i mercati analizzati, raggiungendo una differenza di 85,2%. Uno dei problemi individuati per la contraffazione dei prodotti è il nome dato ai vini e agli spumanti, che fa riferimento a parole italiane, l'identità visiva delle bottiglie e l'elevata tassa di importazione sui prodotti originali, che rappresenta 27% del prezzo finale.
Cartelle
La pasta è il secondo prodotto più imitato. In Brasile, ciò che più colpisce è la significativa predominanza dell'identità visiva e dei nomi dei marchi, che fanno riferimento ai colori della bandiera italiana, agli ingredienti culinari tradizionali e allo stile di consumo italiano. Nel Minas Gerais, la variazione registrata nei costi della pasta è stata di ben 51% in meno rispetto agli originali italiani.
Prodotti lattiero-caseari
In Brasile, i prodotti lattiero-caseari rappresentano il 22,4% dell'Italian Sounding, e addirittura costano meno della metà dell'originale italiano (-57,3%) nel Minas Gerais. In alcuni casi, i marchi hanno riferimenti ai colori dell'Italia e riportano la dicitura "autentica tradizione italiana" o, in etichetta, utilizzano immagini che ricordano il "Belpaese", come la bandiera italiana o la forma del Parmeggiano Reggiano.
Condimenti
Nel Minas Gerais, le spezie contraffatte hanno un valore inferiore di 46,7% rispetto a quelle autentiche.