31/03/20
Da Manucci Advogados
Nella gestione, la comprensione del rischio richiede l'analisi di due fattori: la probabilità che un evento si verifichi e gli impatti che ne derivano. Si può dire che un'azienda è in uno stato maturo di gestione del rischio quando lo interiorizza, cioè lo riconosce prima e lo accetta o lo mitiga poi. Allo stesso tempo, una volta compreso il livello di rischio, lo monitora. Questo dovrebbe valere per tutti gli aspetti, siano essi operativi, manageriali, strategici, di compliance o di reputazione, ad esempio.
I rischi mal dimensionati generano crisi, intese come situazioni che portano l'azienda fuori dalla sua normalità, influenzandone l'attività e spesso causando danni alla reputazione e perdite finanziarie.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato il coronavirus (Covid-19) come pandemia, il che significa che il virus è già stato rilevato in tutti i continenti e che esiste un rischio elevato di diffusione nella popolazione. Non si tratta solo di analizzare e classificare il rischio in questo momento, ma di gestire una crisi che si è già verificata.
In questo scenario di crisi globale, molte aziende hanno dubbi su cosa fare con i propri dipendenti. Quali sono le possibilità e i limiti del datore di lavoro?
Nel febbraio 2020 è stata approvata la legge 13.979/2020, che prevede misure per affrontare l'emergenza sanitaria di rilevanza internazionale causata dal coronavirus e prevede la possibilità di isolamento e quarantena.
Il 22 marzo 2020, in un'edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale Federale, il Presidente Jair Bolsonaro ha emanato la Misura Provvisoria 927/2020, che riguarda le misure di lavoro per far fronte allo stato di calamità pubblica che sta affliggendo il nostro Paese a causa della Covid-19.
Queste misure mirano a preservare i posti di lavoro e i redditi dei dipendenti e a dare ai datori di lavoro un po' di respiro per sopravvivere in questo periodo di crisi, evitando così il collasso dell'economia brasiliana.
Pertanto, a causa dello stato di calamità pubblica causato dal coronavirus, i datori di lavoro possono stipulare un accordo individuale scritto per garantire la permanenza del rapporto di lavoro, che avrà la precedenza su altri strumenti normativi, legali e negoziali, nel rispetto dei limiti stabiliti dalla Costituzione.
Trattandosi di un provvedimento provvisorio, il testo è entrato in vigore alla data della sua pubblicazione, il 22/03/2020, e deve essere approvato dal Congresso nazionale entro 120 giorni per non perdere la sua validità.
L'infografica che segue presenta una serie di possibilità per le aziende di gestire i propri rischi e affrontare questo scenario di crisi nel campo del lavoro.