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Intervista: Pauline Sebook - Direttore del Gruppo Sace

29/03/2018

1 - Quando ha deciso di investire in Brasile, quali sono stati i principali aspetti che hanno contribuito a far prendere a Sace questa decisione?                                                                                                                                                                          

Sace è uno dei pochi Agenzie di credito all'esportazione (Agenzie di credito all'esportazione - ECA)Sace è una delle organizzazioni internazionali più importanti al mondo, con uffici che operano al di fuori del proprio paese. Per servire il gran numero di aziende potenziali o già internazionalizzate, Sace ha investito in una copertura nazionale e globale per essere vicina sia agli esportatori che agli importatori. Questa capillarità raggiunge più di 20.000 aziende italiane e le permette di ricercare, procurare e sviluppare clienti, bilanciando l'efficienza di prodotti standardizzati con la flessibilità di soddisfare le richieste specifiche delle diverse regioni del mondo.

Oggi la rete nazionale conta quattro filiali e 10 uffici regionali, mentre la rete internazionale conta 10 uffici, principalmente nei mercati emergenti. Il nostro ufficio di San Paolo funge da mozzo di Sace per l'America Latina, fornendo supporto e assistenza in iniziative di collaborazione con aziende locali, banche e rappresentanti di aziende italiane.

2 - Nel rapporto commerciale tra Italia e Brasile, come opera Sace a favore delle imprese in questa promozione bilaterale?

Sace è una società per azioni interamente controllata da Cassa Depositi e PrestitiLa società è di proprietà del Ministero dell'Economia italiano. Le nostre attività principali comprendono il credito all'esportazione, l'assicurazione del credito, la protezione degli investimenti, le garanzie finanziarie, le fideiussioni e le polizze assicurative. factoringSimest è un'entità controllata da Sace che si occupa di partecipare come investitore in società internazionalizzate.

Combinando Sace, SPA, ECA e Simest, il gruppo si sta consolidando come un'azienda sportello unicoshop, cioè è possibile trovare diversi servizi nella stessa azienda con l'obiettivo di rendere attuabili i progetti e la pianificazione dell'espansione.

Le forme di finanziamento sono diverse e si basano sull'incentivazione delle esportazioni italiane, ovvero possono essere rivolte all'esportatore o all'importatore, che paga un premio per mitigare i rischi commerciali e politici insiti nelle operazioni di esportazione verso i Paesi emergenti. 

3 - Dal punto di vista degli investitori stranieri, quali sono le principali attrattive per investire in Brasile?

Il Paese attrae molti investimenti grazie alla capacità di consumo del suo mercato interno e al suo potenziale di esportazione verso i Paesi della regione, il che implica un parco industriale con una forte domanda di attrezzature, comprese quelle importate che possono essere finanziate tramite le ECA.

L'attività dell'ECA è in qualche modo anticiclica, nel senso che i periodi di recessione nel Paese importatore rendono più competitive le assicurazioni e le garanzie dell'ECA. Allo stesso tempo, queste operazioni sono strettamente correlate agli acquisti di beni capitali e agli investimenti. A ciò si aggiunge la presenza della Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES), i cui esborsi sono cresciuti dopo il 2008 e hanno sostenuto l'aumento del rapporto investimenti/PIL, ma allo stesso tempo hanno causato diverse distorsioni nel mercato del finanziamento degli investimenti a lungo termine; la recente revisione della sua strategia aprirà uno spazio per le ECA.

4 - Come si possono ridurre i rischi negli affari internazionali?

I rischi insiti negli affari internazionali derivano principalmente dalla mancanza di informazioni sui mercati esteri in cui si vuole operare. Quando si avvia un rapporto d'affari con un cliente in un altro Paese ci sono delle incertezze, che vanno dalla capacità di entrambe le parti di onorare il contratto alla volatilità della valuta del Paese importatore.

Le aziende con una grande presenza globale hanno la struttura e le risorse per accompagnare ogni regione e beneficiare della diversificazione geografica della loro attività. Tuttavia, per le piccole e medie imprese il premio di rischio pagato per l'assicurazione del credito all'esportazione è più conveniente ed efficace per raggiungere i clienti al di fuori del proprio Paese. Le ECA come la Sace permettono di mitigare i rischi commerciali e politici o almeno di ridurli a un livello accettabile per le aziende esportatrici e le banche.

5 - Sulla base dello scenario attuale, quali sono le prospettive di Sace per gli investitori brasiliani interessati al mercato estero?

Poiché la Sace non può emettere assicurazioni e garanzie in BRL, un numero considerevole di società che collaborano con la Sace hanno una qualche fonte di reddito in valuta estera, quindi hanno già una certa presenza internazionale e quindi non rappresentano una grande esposizione ai cambi.

La ripresa a cui abbiamo assistito nell'aumento degli investimenti in maggiore capacità produttiva (Capex) è certamente un riflesso dei segnali di ripresa dell'economia brasiliana, ma dimostra anche una preparazione a migliorare la competitività a livello globale attraverso l'acquisto di macchinari di ultima generazione.

6 - Quale vede il futuro delle relazioni commerciali tra Italia e Brasile?

Il Brasile e l'Italia sono molto vicini dal punto di vista commerciale, storico e culturale. Con i recenti cambiamenti strutturali per rendere più efficienti le strutture offerte dal Gruppo CDP, Sace avrà un ruolo importante nell'approfondire e consolidare il business tra i due Paesi.

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