La Camera Italo-Brasiliana di MG ha onorato la cerimonia
Il 4 febbraio il Gruppo Stevanato, di origine italiana, ha posato la prima pietra del suo primo stabilimento in Sud America, situato a Sete Lagoas (MG). L'impianto opererà sotto il nome della divisione Ompi e produrrà ampolle e cartucce in vetro ad alta purezza per l'industria farmaceutica. "Questo investimento rientra nella nostra strategia di globalizzazione ed è un'azione a lungo termine", ha spiegato Marco Stevanato, vicepresidente del gruppo. L'obiettivo è il mercato brasiliano e sudamericano. L'inizio della produzione è previsto per l'ultimo trimestre del 2017. L'investimento è di circa 110 milioni di euro.
In rappresentanza della Camera di Commercio e Industria Italo-Brasiliana di Minas Gerais, Raffaele Peano, vicepresidente esecutivo, ha presenziato alla posa della prima pietra, avvenuta nel sito dell'azienda sull'autostrada MG-238 a Sete Lagoas. Sul sito, appena spianato, è stata allestita una tenda refrigerata che ha accolto un centinaio di ospiti, tra cui imprenditori, rappresentanti di istituzioni commerciali e industriali e amministrazioni locali e statali. Il console Aurora Russi ha parlato a nome dello Stato italiano.
Lo stabilimento, che avrà una superficie di 12.000 metri quadrati su un terreno di 40.000 metri quadrati, sarà il più moderno rispetto alle altre nove unità industriali del gruppo (che negli ultimi anni ha aperto fabbriche in Messico e in Cina). A pieno ritmo, l'azienda sarà in grado di produrre 500 milioni di fiale e cartucce all'anno, ovvero 1,5 milioni di cartucce al giorno, ogni giorno. Saranno creati circa 200 posti di lavoro.
La scelta di Sete Lagoas è stata dettata da una serie di fattori, tra cui la disponibilità del gas di Gasmig, un importante fattore di produzione del vetro, e il coinvolgimento diretto del Comune locale nell'iter burocratico. Tutti i macchinari del nuovo stabilimento saranno forniti dalla Spami, azienda del gruppo, con sede a Piombino Dese (Padova).
La strategia di comunicazione e tutta l'organizzazione sono state curate da Piquini Comunicação Estratégica, società associata alla Camera Italo-Brasiliana.
